lunedì 23 aprile 2012

Comitato per la Difesa della Sanità del Delta


Martedì 17 Aprile si è riunito per la prima volta un nutrito gruppo di cittadini Adriesi, tra i quali erano rappresentate sensibilità politiche di amplissima provenienza, senza distinzioni, anche attraverso chi riveste ruoli istituzionali, per dare inizio al “Comitato per la Difesa della Sanità del Delta”. Il comitato si riunirà martedì prossimo alle 21,30 presso la parrocchia di Carbonara ad Adria, ed è aperto a tutti i cittadini, partiti e movimenti che siano interessati a difendere il diritto alla salute. 

Obiettivi iniziali del comitato sono quelli di approfondire la conoscenza del nuovo piano sanitario regionale e formulare delle proposte da affidare ai nostri politici affinché si facciano garanti del mantenimento dei servizi sanitari ad oggi esistenti nel territorio. 

Subito dopo si creeranno i presupposti per organizzare in tempi brevi un’ assemblea pubblica per informare i cittadini, sia dei rischi legati al piano socio sanitario nell’ultima versione approvata in regione dalla V Commissione Regionale Sanità, sia delle modifiche auspicabili a garanzia del diritto alla salute per tutti i cittadini polesani. 

Sono in gioco la presenza dell’ U.l.s.s. 19 e il ruolo dell’ ospedale di Adria, centro di riferimento per tutto il Delta e per il territorio limitrofo con particolare riguardo alle zone del Cavarzerano e del Basso Ferrarese. Ma ancor più grave è che siano in gioco i servizi medico- sanitari con il rischio in un futuro prossimo di doverci spostare a Mestre o a Padova per ricevere cure che oggi troviamo ad Adria e a Rovigo. 

L’ intenzione è proprio quella di costruire una proposta forte che tuteli i servizi alla salute partendo dalla realtà socio sanitaria del nostro territorio, tenendo conto dei dati epidemiologici, dei lavoratori coinvolti e della specificità della nostra area che non può e non deve essere continuamente penalizzata per la sua caratteristica di bassa densità della popolazione. 

Si tratta di procedere secondo due azioni: la prima è quella di analizzare attentamente e realisticamente i tagli alla sanità già decisi, cercando una razionalizzazione che porti alla possibilità concreta di liberare risorse da reinvestire nel sistema socio sanitario per la crescita e lo sviluppo di servizi e professionalità. La seconda è quella di tornare a fare una politica della sanità che sia in grado di difendere e potenziare quello che abbiamo, con il supporto del direttore generale dell’ U.l.s.s. 19 Giuseppe Dal Ben, alla luce dei forti investimenti di denaro pubblico e delle alte professionalità costituitesi in questi anni sotto il suo operato. 

A lui e ai nostri rappresentanti politici, chiederemo di adoperarsi per il mantenimento della struttura ospedaliera di Adria come “Ospedale per acuti”, garantendone la centralità all’ interno del bacino d’ utenza della U.l.s.s. 19, e di far crescere l’ efficienza e l’ efficacia degli interventi sanitari di tutela e prevenzione, perché i servizi attualmente presenti nel territorio sono assolutamente vitali per il nostro tessuto sociale e imprenditoriale, e un eventuale impoverimento porterebbe tutto il Delta, non solo Adria su una china senza ritorno. 

Il Comitato per la Difesa della Sanità del Delta

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