lunedì 23 aprile 2012

QUANDO INIZIERANNO I LAVORI DI VIA TRAVERSAGNO?


L’avvenuta aggiudicazione dei lavori per la sistemazione del primo tratto di via Traversagno non può che soddisfare tutti noi cittadini e, in particolare, i cittadini di Bellombra e Corcrevà che, però, sono impazienti di vedere iniziare i lavori e non si spiegano perché non ci siano ancora i mezzi e le maestranze al lavoro.

L’altra buona notizia che presenta un rovescio della medaglia è il non trascurabile ribasso, più del 30%, che ha consentito alla ditta esecutrice di vincere la gara. E’ evidente, infatti, che mentre la somma risparmiata potrà ritornare nelle disponibilità dell’ente pubblico per essere impiegata nell’asfaltatura delle strade comunali, tutto ciò impegnerà maggiormente i tecnici comunali  nel controllo scrupoloso affinché al prezzo ribassato corrisponda comunque un’opera realizzata effettivamente “a regola d’arte”. 

Ma c’è un altro rischio: quello che il ribasso svanisca in seguito all’introduzione di varianti in corso d’opera. Sarebbe la replica di quello che è già successo per il ponte sul Canalbianco di Punta Canareggio. Anzi, in questo caso la cifra in gioco sarebbe superiore, intorno ai centomila euro.

Con i tempi che corrono, con la prospettiva di casse sempre più vuote e che indurranno a  spremere ulteriormente i cittadini, un comune come Adria  non  può rinunciare immotivatamente ad “incassare” un ribasso d’asta così consistente. Ricordo, infatti, come avevo già rammentato per il ponte, che le varianti hanno ragione d’essere solo se si presentano eventi non previsti e non prevedibili al momento del progetto. In caso contrario una variante o non è giustificata o, di fatto, sconfessa le scelte progettuali originarie.

L’augurio che il ritardo dell’inizio dei lavori  del Traversagno non sia causato proprio da ipotesi di varianti non può che accompagnarsi, quindi, all’appello al senso di responsabilità di tutti i soggetti (amministrazione comunale, tecnici, impresa) affinché si proceda celermente nell’esecuzione di lavori sempre più urgenti, vista l’inadeguatezza delle strade alternative ora utilizzate.

Ai cittadini, specie a quelli che, sedendo in consiglio comunale, hanno a disposizione più appropriati strumenti di conoscenza, spetta il diritto-dovere di controllo affinché sia speso sempre bene quel denaro pubblico strettamente necessario per l’esecuzione delle opere.  

Tutti  dovrebbero convincersi, infatti, che la garanzia di adeguati livelli di servizi pubblici non necessariamente è in contrasto con il mantenimento della tassazione entro limiti decenti, a partire dalla prossima IMU. Entrambi gli obiettivi potrebbero essere raggiungibili se si fosse costantemente attenti a rispettare e a far rispettare le regole, a verificare rigorosamente i meccanismi di spesa, evitando le spese improduttive e, soprattutto, evitando di spendere più del dovuto.

In breve:evitando gli sprechi. 

Leonardo Bonato

Comitato per la Difesa della Sanità del Delta


Martedì 17 Aprile si è riunito per la prima volta un nutrito gruppo di cittadini Adriesi, tra i quali erano rappresentate sensibilità politiche di amplissima provenienza, senza distinzioni, anche attraverso chi riveste ruoli istituzionali, per dare inizio al “Comitato per la Difesa della Sanità del Delta”. Il comitato si riunirà martedì prossimo alle 21,30 presso la parrocchia di Carbonara ad Adria, ed è aperto a tutti i cittadini, partiti e movimenti che siano interessati a difendere il diritto alla salute. 

Obiettivi iniziali del comitato sono quelli di approfondire la conoscenza del nuovo piano sanitario regionale e formulare delle proposte da affidare ai nostri politici affinché si facciano garanti del mantenimento dei servizi sanitari ad oggi esistenti nel territorio. 

Subito dopo si creeranno i presupposti per organizzare in tempi brevi un’ assemblea pubblica per informare i cittadini, sia dei rischi legati al piano socio sanitario nell’ultima versione approvata in regione dalla V Commissione Regionale Sanità, sia delle modifiche auspicabili a garanzia del diritto alla salute per tutti i cittadini polesani. 

Sono in gioco la presenza dell’ U.l.s.s. 19 e il ruolo dell’ ospedale di Adria, centro di riferimento per tutto il Delta e per il territorio limitrofo con particolare riguardo alle zone del Cavarzerano e del Basso Ferrarese. Ma ancor più grave è che siano in gioco i servizi medico- sanitari con il rischio in un futuro prossimo di doverci spostare a Mestre o a Padova per ricevere cure che oggi troviamo ad Adria e a Rovigo. 

L’ intenzione è proprio quella di costruire una proposta forte che tuteli i servizi alla salute partendo dalla realtà socio sanitaria del nostro territorio, tenendo conto dei dati epidemiologici, dei lavoratori coinvolti e della specificità della nostra area che non può e non deve essere continuamente penalizzata per la sua caratteristica di bassa densità della popolazione. 

Si tratta di procedere secondo due azioni: la prima è quella di analizzare attentamente e realisticamente i tagli alla sanità già decisi, cercando una razionalizzazione che porti alla possibilità concreta di liberare risorse da reinvestire nel sistema socio sanitario per la crescita e lo sviluppo di servizi e professionalità. La seconda è quella di tornare a fare una politica della sanità che sia in grado di difendere e potenziare quello che abbiamo, con il supporto del direttore generale dell’ U.l.s.s. 19 Giuseppe Dal Ben, alla luce dei forti investimenti di denaro pubblico e delle alte professionalità costituitesi in questi anni sotto il suo operato. 

A lui e ai nostri rappresentanti politici, chiederemo di adoperarsi per il mantenimento della struttura ospedaliera di Adria come “Ospedale per acuti”, garantendone la centralità all’ interno del bacino d’ utenza della U.l.s.s. 19, e di far crescere l’ efficienza e l’ efficacia degli interventi sanitari di tutela e prevenzione, perché i servizi attualmente presenti nel territorio sono assolutamente vitali per il nostro tessuto sociale e imprenditoriale, e un eventuale impoverimento porterebbe tutto il Delta, non solo Adria su una china senza ritorno. 

Il Comitato per la Difesa della Sanità del Delta

lunedì 2 aprile 2012

“Start Up – Impegno per il futuro”, un’associazione di partecipazione attiva per la realtà del nostro territorio.

“Start Up – Impegno per il futuro” è il nome della nuova associazione culturale nata dalla volontà di un gruppo di persone che desiderano riprendere una discussione pubblica ed aperta sui temi riguardanti la vita pubblica delle nostre comunità. L’idea che catalizza il gruppo dei soci fondatori, è proprio quella di creare delle occasioni di dialogo e di confronto sulle questioni che concretamente coinvolgono i cittadini del Polesine, per proporre iniziative  in sintonia con le nuove sensibilità culturali e sociali, ponendo al centro dell’attività politica l’interesse generale, partendo dalla difesa dei beni comuni e realizzando condizioni di maggiore equità e solidarietà.
Le prime iniziative saranno rivolte ad affrontare le tematiche dello sviluppo dal punto di vista dei giovani, dell’ambiente ed del patrimonio del Delta del Po, delle questioni legate alla gestione etica del denaro e dei consumi. 

Oggi c’è bisogno di immaginare il futuro, consapevoli che, quel futuro immaginato si può contribuire a  costruirlo.

Ci sono nella nostra provincia risorse personali e associative, capacità e competenze, in molte situazioni misconosciute e mortificate, che possono far fare un salto di qualità a una politica troppo spesso ridotta a clientelismo, a spartizioni per il controllo degli enti, al mantenimento di un personale politico che vive di prebende e ha perso ogni ispirazione ideale e ogni capacità progettuale.

Chi si ritrova nel gruppo fondatore di questa rete provinciale ha voluto sintetizzare la propria disponibilità all’impegno nel nome, che indica proprio la fase d’avvio di un’impresa: start up. Se questo nostro “motorino d’avviamento” innescherà, anche solo per emulazione, altre esperienze di elaborazione culturale e politica autentica, raggiungeremo il risultato di muovere ciò che oggi appare tremendamente statico e ripetitivo: questo è il nostro impegno per il futuro.

Gli aderenti, provenienti da varie realtà territoriali del Polesine, sono persone con passione civica, con esperienza di servizio nelle pubbliche amministrazioni locali, impegnati in associazioni culturali e di volontariato.

Il Comitato direttivo è formato da: Edgardo Contato, Lucia Ferrarese, Chiara Turolla, Mirella Zambello, Antonio Giolo, Nicola Montani e Riccardo Pozzato.
Il Presidente è Mirella Zambello.

Per contattare l’associazione: startup.impegnoperilfuturo@gmail.com


Le finalità che l’Associazione si propone sono in particolare:
- contribuire allo sviluppo culturale, civile e politico, dei valori della Costituzione Italiana, attraverso attività di formazione rivolte a tutti i cittadini associati e non, senza distinzione di genere ed età, attraverso l’organizzazione di iniziative, incontri pubblici, conferenze;
-   favorire una crescita collettiva, organizzando attività di sensibilizzazione alle tematiche sociali e civili, di partecipazione alla comunità, di educazione alla pace, di inclusione sociale, di solidarietà e di pari opportunità;
- diffondere i valori della Giustizia Sociale e della legalità;
- sviluppare e valorizzare le politiche giovanili per contribuire alla formazione civica, sociale, culturale, mediante attività specifiche;
- promuovere azioni volte a soddisfare i bisogni della comunità inerenti problematiche sociali, culturali e formative;
- promuovere forme di educazione alla cittadinanza attiva, al dovere di solidarietà e di impegno sociale, ad una cultura della pace e della non violenza;
- promuovere nel territorio opportunità di incontro tra generazioni, utili al rafforzamento della coesione sociale e alla crescita/inserimento dei giovani;
-          promuovere attività  di integrazione verso gli immigrati , attraverso la conoscenza della cultura dei paesi stranieri ed altre iniziative che favoriscano l’incontro delle diverse culture;

-          promuovere iniziative di solidarietà e di cooperazione internazionale;

-          promuovere il riconoscimento dei  diritti umani e civili;

-          difendere e valorizzare l’ambiente e il patrimonio culturale, artistico, storico, naturalistico del territorio.